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Apple dice addio ad “Ehi Siri”?

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Apple potrebbe rivoluzionare l’attivazione dell’assistente vocale Siri introducendo una nuova funzionalità che elimina la necessità di pronunciare “Ehi Siri”. Secondo quanto riportato da Mark Gurman di Bloomberg, l’annuncio di questa innovazione potrebbe avvenire in occasione della World Wide Developers Conference (WWDC) il 5 giugno. Questo cambiamento, se confermato, rappresenterebbe una svolta significativa nell’esperienza utente con Siri e potrebbe avvicinare l’assistente vocale di Apple al funzionamento di altre soluzioni come Alexa di Amazon.

La sfida tecnica di eliminare “Ehi Siri”

A novembre dell’anno scorso, Gurman aveva anticipato i lavori in corso presso Apple per consentire a Siri di comprendere e rispondere ai comandi senza la necessità di pronunciare l’espressione completa “Ehi Siri”, ma utilizzando semplicemente il nome “Siri”. Questa apparentemente piccola modifica comporta delle sfide tecniche significative. Affinché il sistema di riconoscimento vocale possa attivarsi correttamente, deve essere in grado di comprendere una singola parola o frase (“Siri”) pronunciata con diversi accenti e dialetti.

L’addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale (AI) per affrontare questa complessità richiede una mole considerevole di lavoro dietro le quinte. Apple deve addestrare il sistema operativo in modo che sia in grado di identificare correttamente la richiesta di attivazione dell’assistente vocale anche in presenza di variazioni linguistiche e dialettali.

L’esperienza di attivazione di Siri: un confronto con Alexa

L’introduzione di questa nuova funzionalità permetterebbe agli utenti di attivare l’assistente vocale Siri senza la necessità di pronunciare l’espressione completa “Ehi Siri”. Questo renderebbe l’esperienza di utilizzo di Siri più simile a quella offerta da Alexa di Amazon. Con Alexa, gli utenti possono fare domande semplicemente pronunciando il nome “Alexa” seguito dalla richiesta specifica. Questo meccanismo di richiamo dell’assistente vocale è molto intuitivo e rende l’interazione con l’assistente più fluida e naturale.

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Attualmente, Siri e gli assistenti vocali di vecchia generazione funzionano in modo differente rispetto a modelli di intelligenza artificiale come ChatGPT. Mentre ChatGPT può generare risposte a partire da qualsiasi domanda, Siri e gli assistenti di vecchia generazione sono progettati per rispondere solo a domande preimpostate. L’implementazione di questa nuova funzionalità rappresenterebbe un passo avanti per Siri e potrebbe soddisfare le aspettative di coloro che attendono una mossa di Apple nel settore dell’intelligenza artificiale.

L’importanza di una risposta convincente

Apple è consapevole dell’interesse crescente intorno all’intelligenza artificiale e degli sforzi dei suoi concorrenti nel campo degli assistenti vocali. Per rimanere competitiva, l’azienda dovrà presentare soluzioni convincenti e all’altezza delle aspettative degli utenti. L’introduzione di un sistema di attivazione di Siri senza la necessità di pronunciare “Ehi Siri” potrebbe essere un passo importante verso questo obiettivo.

Per soddisfare le aspettative degli utenti, Apple dovrà affrontare le sfide tecniche legate al riconoscimento vocale, garantendo che Siri sia in grado di comprendere le richieste degli utenti pronunciate in modo chiaro, indipendentemente dall’accento o dal dialetto utilizzato. L’esperienza utente e la capacità di rispondere in modo efficace alle domande degli utenti saranno elementi fondamentali per il successo di Siri come assistente vocale.

La WWDC potrebbe rivelare ulteriori dettagli su questa nuova funzionalità di Siri e il suo impatto sul futuro dell’assistente vocale di Apple.

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